La teoria è semplice. Riconosci il valore di ogni scelta al tavolo, mantieni le decisioni che ti avvicinano ai tavoli finali, taglia via quelle che ti portano verso chips spazzatura ed un abuso di fortuna.
Come si fa? Combinando tre elementi:
1. I soldi nei tornei stanno in due posti: uno oggettivo (dipende dalla struttura dei premi) e uno soggettivo (dipende dal tuo livello tecnico). Il tuo primo compito è orientare il tuo poker ad ENTRAMBE le direzioni.
2. Devi creare una struttura completa per il tuo gioco. Nei tornei una sola mano brucia ore spese a giocare un poker perfetto. Puoi essere sfortunato ma non puoi avere il dubbio di una scelta sbagliata.
3. Viviamo nell’era dei solver: ogni decisione nasce dai numeri, non dalle sensazioni...Il terzo ingrediente è una tecnica che sfrutta i numeri nascosti del poker moderno e controlla ogni investimento di chips.
Mi chiamo Mario Bucca, conosciuto ai tavoli come Kheldar2010 e la mia carriera nel poker vive tre dimensioni distinte che si intrecciano:
Guarda quest'immagine...
Mostra sia il tuo più grande problema che la tua più grande opportunità nei tornei di poker.
E' estratta da GTO Wizard, un programma che da qualche anno si sta diffondendo in tutto il mondo e che ha portato a tutti la conoscenza dei solver.
Quando pensi ad un solver devi immaginare una calcolatrice potentissima che ti restituisce una strategia avanzata basata sulla matematica profonda del gioco.
Come se fosse Einstein che gioca a poker in tutte le mani, o qualcosa di simile.
PRIMA: questo livello era a disposizione quasi esclusiva di un ristretto gruppo di nerd del poker disposti a spendere ore della loro vita su computer potenti in grado di far girare questi programmi.
ADESSO: la tecnologia si è evoluta, l'intelligenza artificiale da una mano, e programmi come GTO Wizard stanno portando una matematica avanzata anche nelle mani più comuni che affronti ogni sera...
Questa è l'era dei solver, quella dove affronti i numeri nascosti del poker, che non vedi ma subisci.
Come questo giocatore che nel 2020 scopre il poker e gioca 9000 tornei, perdendo 11.000 euro...
E non si è ancora fermato.
Ne sei sicuro?
Il poker è un gioco a somma zero: chi vince prende i soldi di chi perde.
Nell'ultimo mese ho parlato con alcune persone che mi sono rimaste in testa.
Il primo è il protagonista del grafico.
Il secondo ha giocato 30.000 tornei senza mai aprire un libro di poker.
Il terzo ha speso 350.000€ in tornei e quando l'ho salutato stava per iniziare l'ennesimo Night on Stars.
Cosa hanno in comune?
Due cose:
1. Gli ho mostrato le mani esatte con cui bruciano i loro tornei.
2. Tutti hanno foldato Shippo.
Io con loro ho fallito. Ma forse non potevo fare altrimenti...
Il poker è un gioco a somma zero e la maggior parte delle persone perde.
Da anni.
Io questo non posso cambiarlo.
Se giochi a poker sai che puoi studiare, non devo arrivare io a dirtelo.
Se non lo fai oggi vieni mangiato più in fretta perché l'era dei solver ha cambiato le carte in tavola.
Io posso solo costruire la tua via di fuga per entrare a pieno titolo nel club ristretto di appassionati di poker capace di incrociare le carte con in professionisti per collezionare tavoli finali.
Questi accanto sono alcuni dei risultati collezionati dai corsisti che hanno scelto di seguire la via dello Shippo.
Ne mancano tanti: un tavolo finale Million italiano e uno sul .com che non metto per privacy. Vittorie Icoop, Scoop, Galactic e di tutti i tornei più comuni e importanti del panorama italiano.
C'è un'altra buona notizia: TUTTI vincono da appassionati di poker che rimangono appassionati.
Come è possibile diventare competitivi nei migliori tornei, oggi nell'era dei solver, anche se hai poche ore a settimana da dedicare al poker?
La risposta è nell'organizzazione cognitiva del gioco. Lascia che ti racconti...
Nel coaching esiste il mito di studiare "like a pro", come un professionista.
Non funziona.
Perché non funziona per il tuo cervello.
Questo è il momento in cui metto da parte le carte e scomodo la mia recente laurea in psicologia...
Quando giochiamo una mano sfruttiamo due funzioni della memoria.
Partiamo da quella più importante: LA MEMORIA DI LAVORO.
E' il meccanismo che ti porta a decidere:
1. Vedi un'azione e inizi ad elaborarla: stai portando ciò che succede al tavolo nel tuo cervello.
2. Ricerchi tra le tue conoscenze i concetti per gestirla.
3. Metti tutto assieme e trovi una soluzione.
La memoria di lavoro è LIMITATA.
Non lo dico io, lo dice la psicologia.
Il suo limite è che può gestire circa sette elementi assieme.
Se ne metti di più, si ingolfa.
Ogni mano di poker ha più di sette singoli elementi che devi elaborare:
- Che mano hai
- La posizione
- Le tue carte
- Dimensione del piatto
- Avversari
- Tabelle di gioco
- Azione fino a te
- Azione nelle strade precedenti
Se ti sei trovato a bruciare tornei per il multitabling il motivo è la memoria di lavoro che si ingolfa.
Perché chiedi al tuo cervello di mettere assieme tutti questi elementi in tutti i tavoli dove hai azione.
Se provi a studiare come un pro la memoria di lavoro si ingolfa: perché provi ad elaborare troppi elementi in contemporanea.
La strada per superare questo problema passa da un magazzino importante: LA MEMORIA A LUNGO TERMINE.
E' l'insieme di tutto ciò che sai sul poker.
Soprattutto: contiene ciò che sai fare in automatico.
Il professionista che vive da vent'anni sui solver possiede una memoria a lungo termine molto dettagliata e "vede" le mani da un punto di partenza più articolato rispetto all'appassionato.
Questo ha due conseguenze importanti.
La prima è che il professionista risparmia energie cognitive che può dedicare a mani e concetti più complicati.
La seconda è che la memoria di lavoro del professionista parte da concetti più articolati: ne può gestire sempre sette, ma sono sette concetti avanzati.
Morale: se studi come un pro...finisce che giochi come un provolone!
Se provi a studiare dai solver senza un cervello attrezzato => Giochi come un provolone.
Se provi ad imitare il tuo grinder preferito che vedi su Youtube => Giochi come un provolone.
La trappola è servita: sei davanti allo spettacolo dei numeri del poker che danzano per te, te lo godi e accendi la tua passione...
Ma quando arriva il momento di utilizzarli per i tuoi tornei...
Il tuo cervello pokeristico non è pronto. Si ingolfa. E tu vai alla cassa a fare re-entry...
Per migliorare il tuo poker devi imparare a cibare la tua memoria (di lavoro e a lungo termine).
Come si fa?
All'inizio devi eseguire la codifica generale: impari i concetti che fanno da architrave al tuo gioco.
Questo organizza la tua memoria a lungo termine come se fosse un armadio da riempire.
Poi inserisci i concetti più dettagliati.
Riempi i singoli cassetti con i concetti che ti serviranno al momento di giocare una mano che li richiede.
E vai avanti così, alla tua velocità, capendo un concetto dopo l'altro e inserendolo nel tuo gioco senza ingolfarlo.
Il corso Shippo è impostato secondo questa sequenza di alimentazione della memoria e organizzazione cognitiva del poker.
Immagina il tuo poker come un treno che vuole andare da Roma a Milano.
Se a metà viaggio ti trovi a Napoli è un problema...
Ecco cosa succede di solito al poker di un appassionato: va dove non dovrebbe.
Il primo lavoro che facciamo nel corso Shippo è "IMPARARE A STARE DENTRO AL TORNEO".
Non ti serve un Frecciarossa che arriva a Palermo se vuoi andare a Milano, giusto?
La nostra Milano sono i tavoli finali, e per andarci dobbiamo orientare il tuo gioco ai soldi.
Ti capita di fare tanto stack nelle fasi iniziali per poi trovarti a secco quando serve?
Le chips nelle fasi iniziali sono gettoni di plastica che solo se arrivi in fondo acquistano valore…
Un errore comune è rischiare troppo in momenti del torneo che non valgono nulla..rischi che ti portano ad essere eliminato prima di arrivare dove ci serve.
Nei tornei i soldi stanno alla fine.
E nelle ultime chips del nostro stack...
Inizio a darti una coordinata che ha il potenziale di cambiare moltissimi tornei che giochi: la piramide del valore delle chips.
Prima di preoccuparti di come essere perfetto nelle scelte difficili devi assicurarti di essere sempre almeno decente in due cose:
- Orientare il tuo gioco ai soldi.
- Gestire bene il poker con poche chips (quelle a più alto valore del tuo torneo).
Aggiusta queste due cose e già viaggi sui binari per il tavolo finale. Magari con un treno scassato, ma viaggi e vai verso Milano senza trovarti a Napoli.
Il secondo livello da sviluppare è "STARE DENTRO LA MANO".
Il gioco postflop oggi è il posto dove puoi raccogliere gli errori dei tuoi avversari.
E' dove vivono i numeri nascosti del poker.
Chi li riconosce li sfrutta, chi non li vede li subisce.
Il nostro compito in questo percorso è su due livelli
C'è un ordine specifico per migliorare il tuo gioco postflop.
Non puoi fare tutto in modo disordinato provando a scimmiottare i solver.
Prima devi occuparti delle situazioni più frequenti che non puoi evitare.
La più frequente di tutte è il gioco da bottone vs big blind.
Imparare a gestirla ti permette di raccogliere chips e di allenare la gestione di mani vulnerabili partendo da una posizione di forza.
Altra situazione frequente da gestire: la blind war, anche se per motivi diversi.
Nella guerra di bui non devi bruciare lo stack raccolto con fatica, perché i range sono larghi e le occasioni per forzare il gioco e lasciare decine di bui sul piatto sono molteplici.
Poi introduci le situazioni strategiche per il miglioramento del tuo poker che ti serviranno per fare chips nelle fasi centrali e finali.
Non sai quanti soldi lasci per strada quando non fai delle 3bet mirate, soprattutto in posizione. Quando impari a 3bettare bene e stare postflop in piatti grandi dove non hai un punto chiuso ma sai trovare le scelte giuste sei pronto per moltiplicare le occasioni in cui fai chips e dominare le fasi finali dei tornei.
Solo alla fine puoi dedicarti a migliorare nelle situazioni marginali.
Quelle dove il profitto da raccogliere non è legato al valore grosso ma al valore medio e alla tua capacità di sfruttare board particolari che arrivano di tanto in tanto. Sono le ultime perché se non le sfrutti non fa niente, se le giochi male sei fuori dal torneo.
Guarda questo video che riassume il Metodo Shippo.